La prima cosa che dovete sapere è che per raggiungere il tempio del Valadier bisogna affrontare una lunga salita di circa 700-800 metri. Il dislivello si fa sentire, soprattutto in estate, ma basta affrontarla piano e senza fretta. Ciò che troverete in cima però vale tutto lo sforzo; si tratta di un posto decisamente insolito.
Il tempio, progettato dall’architetto Giuseppe Valadier, è stato costruito nel 1828 all’entrata di una grotta. A volerlo fu papa Leone XII originario di Genga. E’ stato costruito come rifugio per i cristiani che volevano chiedere perdono.
In effetti ammirandolo si ha questa sensazione: quel tempio cerca rifugio nella grotta, come a nascondersi e sfuggire dall’umanità intera.
La cavità nella quale il tempio è stato costruito è gigantesca. La grotta è molto ampia e si ha la sensazione di entrare nella pancia della terra. Dietro al tempio una sorta di anfiteatro naturale ed un piccolo ingresso ad un’altra camera gigantesca. Su internet ho letto che sarebbe piena di pipistrelli, ma sinceramente è troppo grande e buia per poter confermare questa ipotesi. Ma non avete paura, entrateci lo stesso.
Entrando nel piccolo tempio ottagonale, troverete al centro un altare con una statua della “Madonna con bambino” che è attribuita al Canova. Sedetevi pure su una di quelle panche di legno e godetevi la pace di quel luogo e nel caso, chiedete pure perdono.
Ma prima di andare via sappiate che lì c’è un altro luogo incredibile da vedere si tratta dell’eremo di Santa Maria infra Saxa.