Vietri di Potenza

Palazzo Briganti

 

Il palazzo Briganti è un’emergenza di rilievo nel modesto tessuto edilizio di Vietri di Potenza. Anche se l’edificio nasce da un intervento unitario nella prima metà del ‘700 i tipi di muratura, ancora leggibili in quella parte dei fondi che si sono potuti visitare, testimoniano della preesistenze rileggibili nella tessitura dei setti murari. Probabilmente, vista anche l’articolazione della pianta, l’insediamento originario era una fortificazione che nasceva al bordo della città come baluardo di difesa. Con certezza l’intervento del ’70 recupera le preesistenze e le riaccorpa in palazzo nobiliare destinato a residenza. L’epigrafe del concio di chiave del portale dell’ingresso principale su via Grassi Belli porta la data del 1744.

L’edificio

La parte dell’edificio su via Grassi Belli è disimpegnata da una corte a cielo aperto. Da qui mediante una scala si accede ai piani superiori; il soffitto dell’ultimo pian del vano scala è affrescato con uno stemma tripartito, probabilmente della stessa famiglia Briganti. La partitura dei prospetti è a face di intonaco lisciato sia nel senso orizzontale che verticale con specchiature di intonaco a ringrosso. Gli elementi architettonici di facciata sono di modesto valore ma comunque integri e senza alcuna manomissione, mentre il cornicione del tetto, in laterizio eseguito a romanella è di pregevole fattura e conserva intatte le caratteristiche originarie.

La leggenda

La parte dell’edificio su via Grassi Belli è disimpegnata da una corte a cielo aperto. Da qui mediante una scala si accede ai piani superiori; il soffitto dell’ultimo pian del vano scala è affrescato con uno stemma tripartito, probabilmente della stessa famiglia Briganti. La partitura dei prospetti è a face di intonaco lisciato sia nel senso orizzontale che verticale con specchiature di intonaco a ringrosso. Gli elementi architettonici di facciata sono di modesto valore ma comunque integri e senza alcuna manomissione, mentre il cornicione del tetto, in laterizio eseguito a romanella è di pregevole fattura e conserva intatte le caratteristiche originarie. La parte dell’edificio su via Grassi Belli è disimpegnata da una corte a cielo aperto. Da qui mediante una scala si accede ai piani superiori; il soffitto dell’ultimo pian del vano scala è affrescato con uno stemma tripartito, probabilmente della stessa famiglia Briganti. La partitura dei prospetti è a face di intonaco lisciato sia nel senso orizzontale che verticale con specchiature di intonaco a ringrosso. Gli elementi architettonici di facciata sono di modesto valore ma comunque integri e senza alcuna manomissione, mentre il cornicione del tetto, in laterizio eseguito a romanella è di pregevole fattura e conserva intatte le caratteristiche originarie.