Il castello di Macchiagodena è il principale monumento del paese. Inizialmente fu fondato come torre di guardia dai Longobardi intorno all’anno 1200 e successivamente fu ampliato e modificato a pianta quadrata allungata, con quattro torrioni angolari. Dopo il terremoto del 1805 fu ristrutturato apportando importanti modifiche, assunse così la forma che possiamo ammirare attualmente.
Molto interessante è l’ingresso al castello, come ad esempio il vano di forma rotonda che si trova all’estremità della seconda rampa di accesso. Nel castello erano presenti, ma oggi purtroppo non più visibili, tavole dipinte e tanti altri fregi. Oggi gli ambienti interni invece sono arredati con mobili semplici.
Nel castello è invece presente una pregiata biblioteca con arredi ottocenteschi, che custodisce scaffali ricchi di antichi e rari tomi, soprattutto di carattere medico.
Nei sotterranei invece era presente una via di fuga che portava ad una zona della roccia chiamata “del precipizio“. In paese si mormora di una leggenda: gli spiriti delle anime morte nelle sottostanti prigioni o nelle stanze delle torture, ancora infestino i sotterranei del castello.
Intorno al castello furono sistemate un gruppo di statue e altro materiale scultoreo in pietra. Di pregio il grande leone situato presso il lato orientale, che è databile XIII secolo.
Il castello di Macchiagodena purtroppo non è sempre aperto. Al momento della mia visita (maggio 2019) sul cartello davanti all’ingresso leggo:
Lunedì dalle ore 9:30 alle 11:30
Sabato dalle ore 9:30 alle 11:30
Si consiglia di contattare il comune di Macchiagodena per gli aggiornamenti sugli orari e per le aperture straordinarie.
Tutte le info e contatti sul sito: http://www.comune.macchiagodena.is.it