La grotta/chiesa è situata tra i primi edifici del paese ed è un antro roccioso, dove al suo interno troviamo un pozzo con una sorgente di acqua benedetta.
L’origine di questa chiesa è molto antica ed è legata prima di tutto alla presenza di una grotta che, secondo la tradizione, fu frequentata dall’Arcangelo Michele prima che si spostasse in quella più celebre del Gargano.
All’esterno della struttura sono presenti delle bellissime finestre in stile gotico, mentre nella parte superiore c’è un alto campanile di pietra bianca ed una ripida scalinata. Su ogni singolo scalino è stato inciso il nome di chi ha contribuito a quella costruzione.
All’ingresso invece troviamo un bellissimo portone in bronzo sul quale è raffigurato il paese ed il suo stemma, mentre sopra l’ingresso c’è un marmo dove si attesta l’appartenenza alla “Confraternita di S. Michele“
L’ambiente interno è molto emozionante. Una volta entrati si viene subito catturati dal silenzio e dalla incredibile aura che rende il posto molto suggestivo. Sul pulpito una antica statua di San Michele. Il pozzo con la sorgente benedetta ed una lapide che ricorda Di Crescenzo Eugenio Rizzi, che ha “retto” la chiesa per ben 33 anni.
Antonio, accende le luci della chiesa e mi racconta una leggenda, proprio su quella statua.
La leggenda della statua di San Michele Arcangelo
Moltissimi anni fa qui a Sant’Angelo in grotte ogni 29 settembre venivano avviati i festeggiamenti in onore del Santo. L’usanza era quella di portare la statua in processione nel paese per poi riportarla a fine giornata al suo posto in grotta.
Ci fu un anno in cui, durante i festeggiamenti, accadde una cosa stranissima. I fedeli che si recarono in chiesa per prendere il santo ed iniziare la processione, si accorsero che quest’ultima fosse incredibilmente più pesante del solito.
Questo non li fermò comunque nel loro intento e grazie all’aiuto di decine e decine di altre persone riuscirono in qualche modo a sollevarla ed a farla transitare fuori dalla sua grotta.
Ma nel momento in cui la statua varco l’uscio della porta, iniziò a piovere un pioggia violenta ed inaspettata e molti testimoni di quanto accaduto hanno riferito che si trattasse di una pioggia di cenere e lapilli.
I fedeli capirono che l’Arcangelo Michele non voleva lasciare la sua grotta a da quell’anno la statua non viene portata più in processione.
Un’altra caratteristica unica di questa antica statua lignea e che il diavolo, ai piedi del santo, viene raffigurato con sembianze femminili ed intorno alla sua bocca un fascio metallico ad impedire di proferire parola.