Satriano di Lucania

La torre di Satriano

Immagine di esempio Matera

Citata in fonti medievali già nel IX secolo, fu edificata su una collina (mt.950 s.l.m.) in posizione strategica da cui si controllava il valico di Brienza e l’antica via Herculea. Nel 1268 partecipò alla congiura dei baroni. Distrutta , venne ricostruita da Carlo D’Angiò, divenne possesso di Giovanni de Anches e poi degli Sforza e fu definitivamente distrutta nel 1420 per ordine di Giovanna II. I ruderi attualmente visibili comprendono, oltre ciò che rimane dell’abitato, la torre quadrata (del XII sec) e i resti della Cattedrale di S. Stefano.

Torre di Satrianum

Chiarezza sulla sua appartenenza storica
Nonostante il nome “Torre di Satriano” induca erroneamente a pensare che la torre, come il resto del distrutto abitato, sia di appartenenza storica satrianese, in realtà il nome Satriano della torre con Satriano di Lucania paese, non si riferiscono alla stessa cittadina, ma sono due entità separate. Questo perché l’attuale Satriano, in realtà non è altro che l’antica Pietrafesa, in latino Petrafixa, mentre la “vera” Satriano era situata sulla torre, ai tempi Satrianum. Sul finire dell’800 il comune di Pietrafesa decise, per rinsaldare i legami storici con Satrianum, di adottare il suo stesso nome, italianizzato in Satriano. D’altro canto, l’attuale città dei “Murales” subì un’importante influenza sociale, demografica e culturale da parte dell’antica roccaforte Normanna. Secondo la leggenda, infatti, la maschera carnevalesca dell’orso (“l’urs” in dialetto locale), è originaria della cultura franco-normanna, trasmigrata nell’odierna città di Satriano.